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Una famiglia improbabile e scombinata, lavori impossibili, spasimanti troppo timidi che le regalano fiori ogni giorno senza però palesarsi, e l’amore vero che non arriva mai: convinta dal padre che “Cu niesci arriniesci”, se nella vita vuoi combinare qualcosa te ne devi andare da dove sei nata, Irma lascia Palermo per la fredda Torino, e poi da lì a Praga e Roma, sempre in cerca del suo posto nel mondo, anche se sembra che qualcuno riesca ogni volta a occuparlo prima di lei.
La storia ironica e disillusa di una globe trotter dell’esistenza.
Mari Accardi (1977) è nata a Palermo. Laureata in Lingue, nel 2008 ha vinto il concorso Subway-Letteratura. Ha pubblicato racconti sulle riviste Watt, L’accalappiacani, doppiozero.com ed è stata selezionata da Granta per il numero “Che cosa si scrive quando si scrive in Italia” dedicato ai nuovi autori del nostro Paese: Antonio D’Orrico ha segnalato sul Corriere della sera il suo racconto come uno dei migliori dell’antologia.
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